Silicon Power Armor A30 & Marvel M70, Analisi in Dettaglio e Software
Togliendo dalla scatola in plastica il nostro Armor A30, avvertiamo immediatamente il peso non molto elevato del device ma che comunque non pregiudica il senso di solidità trasmesso dallo stesso. Sulla parte frontale troviamo una texture a nido d’ape in colorazione bianca ed inoltre sulla parte inferiore il logo SP accompagnato dalla dicitura Armor in una colorazione grigia. Grazie all’uso di questa texture a quadretti, il frontale dell’Hard Disk è resistente ai graffi.
Sul lato posteriore troviamo: i 4 fori per le viti che ci consentono di aprire il box esterno che protegge l’hard disk, 4 piedini in plastica che ci consentono di stabilizzare l’hard disk su superfici piane ma che purtroppo non impedisco al prodotto di scivolare con facilità ed infine posizionati in basso traviamo la targhetta riportante la capacità di archiviazione del dispositivo, lo standard USB 3.0 supportato dallo stesso e le varie certificazioni del prodotto.
I lati presentano delle zone realizzate completamente in gomma per rendere il dispositivo resistente agl’urti ed inoltre hanno una particolare guida per inserire il cavo USB in modo da portarlo con noi senza problemi. L’ingresso USB 3.0 è in questo caso in formato standard e non mini come per la maggior parte degli hard disk esterni ma a differenza dell’Armor A60 non è coperto da un coperchio in gomma e quindi non è resistente ad acqua e polvere.
Abbiamo voluto aprire il box esterno dell’HD per farvi vedere quanto sia facile la manutenzione o l’eventuale upgrade dell’hard disk interno al prodotto. Rimuovendo le 4 viti inferiori, possiamo smontare i due coperchi del prodotto che ci rivelano completamente la struttura in gomma e l’hard disk incastrato nella stessa in modo da mantenerlo al riparo dagl’urti. Una volta rimosso, vediamo che l’Hard Disk, un Toshiba MQ01ABD050, è collegato tramite i connettori SATA a un piccolo PCB di colore verde sul quale è saldata la porta USB 3.0. In caso volessimo sostituirlo, basterebbe separare lo stesso dal PCB, ma in questo caso la garanzia verrebbe meno.
Ora analizziamo il software che è possibile scaricare direttamente dal sito ufficiale di Silicon Power.
Il software non va installato in quanto all’interno della cartella del file scaricato troveremo un semplice eseguibile da lanciare in caso di necessità.
Con pochi clic si può effettuare il backup e il successivo ripristino o sincronizzazioni delle cartelle del nostro PC. Oltre al semplice backup e salvataggio dei dati questo software comprende anche altre funzioni come la possibilità di criptare dei contenuti all'interno dell'unità, salvare le mail di Outlook Express e di Windows Mail e infine i "Preferiti" dei principali browser.
Passiamo ad analizzare velocemente la costruzione ed il design della pendrive M70.Togliendo il cartone più esterno troviamo la nostra pennetta USB incastonata in una protezione in plastica trasparente, che oltre a proteggerla consente al cliente di visionarla prima dell’acquisto. Come possiamo vedere dalle foto sottostanti la pendrive si presenta in una colorazione argentea per quanto riguarda la scocca in metallo con inserzioni nere per le parti in plastica. Centralmente troviamo il bottone che ci permette di effettuare lo slide del connettore USB 3.0, più in basso sono presenti una piccola scritta che ci indica la capacità del dispositivo in nostro possesso e il logo dell’azienda.
La parte posteriore della pennetta è completamente planare e presenta come unica caratteristica la presenza di scritte riguardanti le varie certificazioni del prodotto. All’estremità della pennetta troviamo due piccoli fori che ci permetteranno di collegare il nostro prodotto a un piccolo laccetto.